giovedì 27 marzo 2014

LA LEGGENDA DI SHEN NUNG


                                                   LA LEGGENDA DI SHEN NUNG
Ciò che caratterizza tutti i percorsi di crescita interiore è l'assunto che tutto ciò che è fuori di noi è la manifestazione di ciò che è dentro di noi. 
Noi cioè non siamo entità individuali e singole ma facciamo parte di un tutto.
Si narra di un misterioso saggio cinese, chiamato Shen Nung che aveva ottenuto un enorme controllo sulla sua percezione e poteva raggiungere i limiti di diverse entità energetiche, nei quali erano definiti i plylum delle speci.

La gente che lo conosceva diceva che il vecchio era uomo e animale allo stesso tempo e che a volte il suo corpo era come quello di una tigre.
Il grande successo di Shen Nung fu di veder fluire l'energia in forme e figure astratte, geometriche e mutevoli, immagini, numeri e simboli. Egli vide fasci e fibre luminose che percorrevano il corpo degli esseri viventi per poi espandersi sfumando il loro fluire verso l'infinito.
Se noi consideriamo la nostra pelle il confine tra ciò che è dentro di noi e ciò che è fuori di noi, lo spazio che ci circonda diventa il nostro fuori. Questo spazio sono le nostre case, il luogo dove noi passiamo la maggior parte del nostro tempo. Esse sono la manifestazione di ciò che è dentro di noi. Se noi siamo bloccati e con questa parola intendo qualsiasi tipo di disagio: fisico, economico, sentimentale, noi crediamo che sia qualcosa che appartiene solo a noi. 
Questo però non è vero. 
Quel disagio appartiene anche allo spazio intorno a noi al quale noi siamo intimamente collegati da una rete sottile ed invisibile. Lo spazio perciò può influenzare il nostro modo di essere, la nostra mente e condizionarla al punto tale da trasformare i disagi in abitudini, facendoci cadere in atteggiamenti di rinuncia, o di accettazione, come se quello stato di disagio fosse l'unico per noi possibile. 
Noi integriamo così il nostro disagio nel subconscio, consolidandolo, trasformandolo in abitudini.
A loro volta queste abitudini interiorizzate e consolidate, influenzano di nuovo lo spazio creando un circolo vizioso. 
Per uscire dal circolo abbiamo tre vie: modificare le nostre abitudini, calmare la nostra mente od intervenire sullo spazio. 
La cosa più facile ed immediata è quella di intervenire sullo spazio, in attesa che le pratiche yogiche, marziali e o meditative, facciano quei cambiamenti sulla mente e sulle abitudini che solo con la costanza e la determinazione possono effettivamente sopraggiungere. Studiare l'essenza del Feng shui o del Vastu, detto lo yoga della casa, ci aiuta a vivere meglio, più in armonia con le forze cosmiche dentro e fuori di noi. Feng Shui e Vastu sono perciò pratiche spirituali di integrazione tra noi e lo spazio intorno a noi

Infos
Tiziana Rettaroli, architetto
333 2150330 


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